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lunedì 25 marzo 2013

#casadolcecasa

Tornare a casa e sentire il profumo delle braciole nel forno. Tornare a casa e ascoltare le benevole litigate familiari. Tornare a casa e accarezzare i miei grassi gattoni. Tornare a casa e mangiare come se non ci fosse un domani. Tornare a casa e dormire nel piccolo scomodo lettino tanto familiare. Tornare a casa ed essere contenta semplicemente di avere il tempo di guardare centovetrine. Tornare a casa e svegliarsi con il caffè della "tua" moca. Tornare a casa e vedere dalla finestra il lago con il sole (la pioggia, la nebbia, la grandine, il vento...non si capisce un tubo a marzo). Tornare a casa e stare a non far niente con la family e le amiche. Tornare a casa ed essere coccolata come una star.
Tornare a casa ed essere felice!

giovedì 28 febbraio 2013

Shop Windows

Mentre sulle passerelle delle fashion week sfilano i caldi colori dell’inverno, le vetrine di questa primavera ormai alle porte (speriamo) si colorano più che mai attendendo i primi raggi del sole.

lunedì 25 febbraio 2013

Felpa si o no?

Se ancora non lo avevate capito ve lo ribadisco: quest’anno se non hai una felpa firmata nell’armadio non sei nessuno! Ebbene sì, tutti i grandi stilisti si sono piegati alla travolgente tendenza del confort street style. Dalla ormai iconica tigre di Kenzo, alla più sofisticata A-lab, fino all’aggressiva Givenchy. Non si può più scappare, ci tocca mettere da parte la nostra classic chic actitud in nome di un po’ di sport style. Che poi, diciamolo, non è che siano proprio felpe per andare in palestra. Vi sfido ad indossare un pezzo di MSGM da 200€ per sudare sul tapirulan. Si tratta piuttosto di un’alternativa al cardigan, più easy e molto comoda che alla fine non dispiace a nessuno (o quasi). Io personalmente ho dovuto un po’ rivedere il concetto stesso di sport outfit; prima ci andavo solo a fare la spesa, adesso ci posso uscire la sera. Non sono del tutto convinta, ma a dirla tutta a me tutti quei fiori colorati di Giorgetti mi piacciono da morire! Certo sull’uomo un po’ meno…

sabato 23 febbraio 2013

#mirandagoestomilano


perché a Milano puoi girare per strada e incontrare le tue blogger preferite che ti danno consigli sugli eventi open della fashion week (ovviamente è quasi tutto su invito);
perché a Milano puoi prendere un tram che risale agli anni 50 e sentire il rumore del motore che ronfa seduta su un sedile di legno;
perché a Milano fai due passi e sei in tutti i luoghi;

domenica 17 febbraio 2013

#mirandagoestomilan

ecco cosa ho imparato oggi: fare la spesa a Milano è un'impresa di non poco conto. per questo motivo al supermercato si va in squadra (tutta la famiglia, tutti i coinquilini, i fidanzati. io, tristezza, da sola). se ti dimentichi una cosa in un reparto che hai già superato ci metti mezz'ora a tornare indietro, se come me hai scelto il supermercato grande quanto Marte. Inoltre ho capito che i tovaglioli nel pacchetto piccolo non fanno figo, ma anche se costano il doppio almeno entrano nella borsa di tessuto e non li devi portare a mano fino a casa; le insalate sono tutte fresche (anche quelle impacchettate) ma fanno schifo cmq (sarà colpa del ogm) e il prezzo dei prodotti doppi si riferisce ad una unità (così ti fottono). Adesso mi ritrovo con 1000 tovaglioli inutili, due deodoranti che quasi sicuramente mi faranno allergia, mezza confezione di insalata da buttare e il mal di piedi per la strada (non quella per arrivare al supermercato, ma quella fatta dentro da un reparto all'altro). Però cazzo, non vedo l'ora di tornarci e comprare il sushi confezionato!

venerdì 15 febbraio 2013

#mirandagoestomilan

milano milano milano. inizio ad amarti. anche se le mie mani sono morbide quando la spugna dei piatti; anche se il mio naso cola in continuazione; anche se il sonno la sera non mi fa vedere tutto il festival di sanremo; anche se il concetto di pausa pranzo qui è molto approssimativo; anche se non mi oriento proprio... arriva il tramonto, e mi piace. mi piace proprio tanto.
ecco come fai a far resistere tutta sta gente in questo formicaio. il tramonto. e certo, na cosa buona ce la dovevi avere a parte il lavoro, le modelle e i vestiti.
comunque non pensare di avermi già convinta. sono difficile da conquistare. magari domani cambio idea. oggi mi gira di scrivere bene di te (si fa per dire). perché alla fin fine sti milanesi sono proprio gentili. sono friendly (come si usa dire qui). e magari domani un sorriso anche se sono le 7 del mattino te lo faccio, cara nevosa Milano.


mercoledì 13 febbraio 2013

#mirandagoestomilan

Primo paradosso: perché a Milano fa così caldo? ho il mal di testa dai 35° dell'aula. é normale? Non ci dovevano essere i pinguini?
Secondo paradosso: perché la campanella all'università suona ogni quarto d'ora e non suona quando finisce la lezione?
Terzo paradosso: perché i milanesi non fanno altro che lamentarsi dei mezzi di trasporto? non conoscono l'atm (azienda trasporti Messina).
Ho un sacco di altri quesiti che mi ronzano in testa, ma non riesco a formularli in italiano. sarà la stanchezza. sono proprio diventata milanese al primo giorno, cena alle 20 e letto alle 21. ma soprattutto un unico pensiero: quando arriva il week end che devo fare la spesa? è impossibile caricarsi i pacchi con la borsa piena di libri e una volta che torni a casa fuori è buio e la nebbia non ti fa vedere manco i tuoi piedi. mah...
Sanremo? ho visto poco e niente... ma Crozza è il migliore 

martedì 12 febbraio 2013

#mirandagoestomilan


23:30 il volo è stato cancellato causa neve. Alitalia decide deliberatamente di spostarmi nel volo delle 6:20 che ho la possibilità di raggiungere in due modi: a nuoto sfidando Grillo; o con la Caronte delle 4 accompagnata dall’amato cognato che con il sorriso sulle labbra me lo rinfaccerà per tutto l’anno.
00:30 dopo attimi di panico riesco a parlare con Cristina dell’Alitalia e spostare il volo di un giorno. Ma, rullo di tamburi, nevica ancora e sullo Stretto si abbatte la tempesta di Dio.
8:30 l’aliscafo per Reggio non parte nemmeno se mi metto in ginocchio e da Villa come cavolo si arriva all’aeroporto con 2 valigie (34Kg totali) il pc e la borsa che pesa quanto quella di Mary Poppins?
9:00 per fortuna ci sono gli angeli. Il mio oggi si chiama Pietro. All’uscita dell’aliscafo mi aspettava con due forti braccia e una Punto scura nella quale ho fatto entrare anche la signora con cui ho fatto amicizia in mare. La poverina non sapeva come arrivare a prendere il volo per Venezia e somigliava tanto alla signora dei piccioni di “Mamma ho perso l’aereo”! e, a dire il vero, anche un signore con il quale in aliscafo non ho parlato ma che avendo sentito che avevo l’autista ne ha approfittato per farsi lasciare all’università (non c’è mai fine alla sfacciataggine umana).
10:10 arrivo in tempo all’aeroporto e la signorina dell’Alitalia mi rimprovera: la caciotta di formaggio e il chilo di pane che mamma ha infilato nel bagaglio all’ultimo minuto rischiano di farmi pagare l’eccedenza. Sorrido e imploro pietà, la mamma è sempre la mamma.
10.30 il mio angelo custode non mi abbandona e aspetta di vedermi passare il controllo, a piedi nudi. I biker borchiati suonano al metal detector.
10:45 vorrei un po’ d’acqua, ma il bar del gate apre proprio quando è il mio turno per salire sull’aereo.
11:00 il mio posto lato finestrino uscita di emergenza accuratamente selezionato è occupato da un distinto signore dai capelli bianchi e la vista appannata.
11:15 decollo e inizio a leggere il mio Glamour. Poco dopo l’Hostes mi offre da bere e uno snack. Inutile dire che volevo quello salato e c’era solo quello dolce che è sempre una porcheria, altro che biscotti di nonna Maria (si chiamano così, davvero).
12:15 atterro in anticipo a Roma e riesco senza problemi a trovare il gate per il cambio del volo. Peccato che continui a cambiare ogni tre minuti. Riesco anche ad andare in bagno senza perdere il cappotto, la sciarpa, la borsa, il pc o il trolley (incredibile!). Mi siedo in un posto riparato e tranquillo (o almeno così pensavo) e una carrettata di francesi decide che sono la vicina di attesa più carina di tutto l’aeroporto. Biascicano qualcosa nella loro lingua, mi spostano borsa, trolley, cappotto e sciarpa e occupano con molta gentilezza (tipica di questo popolo m.n.f.) il mio sedile. Come se non bastasse il WiFi di Roma Fiumicino è una ciofeca (addio Ruzzle) e ancora è solo mattina! 

martedì 29 gennaio 2013

Casa dolce casa

cibo2
L’ultima tendenza dell’arredamento è il food design. Sicuramente ne avrete già sentito parlare, ma ho scovato qua e là alcune immagini che fanno venire l’acquolina in bocca senza far ingrassare di un etto e non potevo fare a meno di mostrarvele. Perché comprare dei tristi pezzi di arredamento comuni se si può scegliere una casa in stile “strega di Hansel e Gretel”? Tappeti che sembrano enormi fette di salame, divani golosi come barrette di cioccolato e pouf dolci quanto un cup cake. Ad ognuno i suoi gusti, si passa dal dolce al salato, dalla cucina al living all’insegna di una casa divertente e gustosa. Lasciatevi rapire dalla bellezza dei cuscini a forma di Orosaiwa di Carolicrea o dal lampadario con gli orsetti gommosi di Jellio Design, e decorate la vostra camera all’insegna della dolcezza. Non so a voi, ma a me l’idea di coricarmi su un gigante Pan di Stelle mi fa andare in brodo di giuggiole dalla goduria. Non si tratta solo di una mania da ragazze in calo glicemico, ma di una vera e propria moda che è stata fomentata da grandi iterior designers. La Ziedzony armchair, ad esempio, non è solo un oggetto dal nome impronunciabile, ma un pezzo d’arredamento creato dallo studio polacco Wamhouse, che potrebbe rendere il vostro salotto unico. Si ok, è a forma di banana, e allora? Sarete solo un po’ più originali del solito (basta non farci sedere la suocera n.d.r.). Ma se siete più numerosi, potete optare per un comodo divano a forma di barretta di cioccolato. A proporlo è Diego Maria Gugliermetto che ci abbina, volendo strafare, anche i pouf a forma di bignè. Se dopo tutto questo bel vedere vi viene fame vi consiglio di consumare il vostro spuntino su uno dei tavoli di Carl Chafee a forma di agrumi. Se il prezzo vi sembra eccessivo (oltre i 2000€) non preoccupatevi, per il vostro food designpotete sempre optare per delle lampade cono gelato, quelle di Alex Garnett costano solo 40€ e non si sciolgono! Non mi resta che augurarvi un appetitoso shopping.

mercoledì 23 gennaio 2013

Tutti matti per lo shatush

Belen è stata, se non la prima, la più famosa fra le dive made in Italy che hanno confessato di preferire lo shatush ad altre colorazioni dei capelli. A seguire ci sono state Elisabetta Canalis, Drew Berrimore e Miley Cyrus. Adesso fare lo shatush è quasi d’obbligo per chi desidera essere alla moda dalla punta dei capelli in giù.

  Shatush5 


domenica 20 gennaio 2013

It-Bag

Se da piccoli giocavate con i Lego e la vostra passione era riuscire a incastrare i vari tasselli per costruire piccoli pezzi di mondo, allora la collezione di borse Chanel S/S 2013 sarà il vostro nuovo gioco della moda!

 Chanelbag 


venerdì 18 gennaio 2013

MSGM: quando la moda incontra l'arte

Appena ho visto la Cruise Collection 2013 di MSGM sono letteralmente impazzita. Già da un po’ seguo con interesse le vicende di questo innovativo brand, nato nel 2008 per mano del geniale Massimo Giorgetti. Il giovane design, classe ‘77 di Rimini, è riuscito, in un momento non troppo felice per ilFashion System, a ritagliarsi uno spazio di successo nel mondo della moda e a creare collezione dopo collezione capi unici ed originali. Per questo motivo ho pensato di dedicargli un articolo, per accompagnare tutti voi, cari lettori, alla scoperta di una casa di moda che penso farà storia.

  MSGM4


mercoledì 16 gennaio 2013

Urban Jungle

Le fantasie animalier sono espressione di un allure aggressive-chic che caratterizza le donne più forti e sicure di sé. Si tratta di una fantasia, quella leopardata in particolare, che è dura a scomparire dalle passerelle e dal cuore delle donne.

urban jungle 


lunedì 14 gennaio 2013

Colletti mania


Colletti
1.H&M 9,95€ 2.Monki 10€ 3.Karl 160€ 4.Louis Vuitton 975€ 

Per far diventare cool e innovativo il vostro vecchio maglione (o abito) basta aggiungere un collettoLo avevamo già sperimentato quest’estate con quelli di sangallo in cotone, ma con l’inverno i colletti-collane diventano di lana, strass, paillette e metallo. Uno dei simboli dell’abbigliamento maschile diventa il must have di stagione, recuperato direttamente dai vecchi modelli di Coco e Givenchy. Ce ne sono per tutti i gusti e non bisogna far altro che scegliere l’abbinamento che preferiamo. Per me il più cool è senza dubbio quello placcato in oro di Louis Vuitton, peccato che il prezzo faccia rizzare i capelli, 975€! Meglio allora optare per le versioni low cost di ZaraH&M o Topshop. Per una lista più esauriente vi invito a guardare su style . Se i dubbi sono su come indossarlo, basta avere una blusa o un semplice maglione privo di tanti fronzoli che guadagnerà, grazie al colletto giusto, un tocco di glamour in più. Inoltre se scegliete uno dei modelli con le pietre o gli strass potete anche non indossare orecchini o altri accessori, il vostro look sarà già sufficientemente ricco.

giovedì 10 gennaio 2013

50 sfumature di cappotti

La nostalgia per un tempo mai vissuto è uno dei nutrimenti più eccitanti della moda. Per questo motivo il ritorno delle cuffie al posto dei cappelli o del pie de poule su maglioni, gonne e mantelle è una delle  mie più grandi gioie del momento. Fra questi richiami al passato questo freddo inverno ci riporta anche un elemento divenuto ormai da troppo tempo démodé per i tristi individui messinesi: il colore!

  Cappotto


martedì 8 gennaio 2013

Pitti Uomo

In attesa di godere in streaming delle fashion week di febbraio, ho dato un’occhiata all’83° edizione del Pitti Immagine Uomo di Firenze in corso dall’8 all’11 gennaio. La celebre fiera dedicata all’abbigliamento maschile ha aperto il 2013 in un clima di sfida. Londra ha, infatti, deciso di far coincidere con le sfilate italiane le sue passerelle maschili per il prossimo autunno, minando l’importanza della manifestazione nostrana. Ma la tradizione modaiola italiana, che ben poco ha da invidiare agli inglesi, vanta quest’anno nomi importanti come KenzoErmanno Scervino e Bagutta, oltre 400brand stranieri e un migliaio italiani. Fra ciò che già è uscito fuori dalla fiera, le tendenze per il prossimo autunno parlano chiaro: l’uomo del 2013 è easy, comodo e sportivo. Niente fronzoli ma colore e vivacità, come quelli dei maglioni di Fred Perry e delle giacche di Aquarama e L.B.M. 1911.

lunedì 7 gennaio 2013

Saldi, saldi, saldi

Da quattro giorni impazza per Messina la saldi-mania e giovani e grandi fashion addictingombrano le strade con le loro buste piene di nuovi acquisti. La crisi, sconfitta dal gusto per la convenienza, è stata messa da parte sostituita dal desiderio di un nuovo abito. Comprare con gli sconti è un piacere che nemmeno Monti e suoi amici ci hanno potuto togliere. E anche se il budget dedicato a questo felice momento dell’anno si è un po’ sgonfiato, l’irrazionalità dello shopping in saldo non è stata del tutto messa da parte. Nell’inaugurare questo nuovo spazio di Messinaweb.tv dedicato al mondo della moda, non potevo che approfittare del momento per suggerirvi qualche piccolo accorgimento da saldi-mania.