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venerdì 6 aprile 2018

Diario di una sposa con tutto sotto controllo (forse) #2

Grande, grandissimo interrogativo: perché le scarpe da sposa hanno dei tacchi che farebbero invidia ai trampolieri del circo? Si tratta di una metafora delle difficoltà che le mogli devono affrontare nella loro vita coniugale destreggiandosi fra il ruolo di madre-moglie-lavoratrice-badante? Sono forse una prova, un test dell'ultimo minuto che bisogna superare per dimostrare di avere davvero la vocazione al matrimonio? Sono l'ultima chance per tirarsi indietro magari cadendo durante la navata e rompendosi il femore? No, perché io sto cercando con scarsi risultati una risposta plausibile.



Dopo mesi e mesi di organizzazione, invitati che dovevano venire e poi ti lasciano i tavoli vuoti, parenti che ti chiedono con chi li hai seduti tre mesi prima, mamme che vogliono le bomboniere di porcellana e altre che si comprano abiti neri a lutto, una sposa, diciamolo, le ha già superate un bel po' di prove quando arriva il giorno del sì. Quindi non capisco il masochismo di volersi mettere sui trampoli e rischiare un tuffo carpiato sul futuro sposo. Provate solo a scrivere "scarpa sposa" su Google e osservate le torture cinesi che vi propone il web.

Tralasciando il dettaglio che sono alta 1,80 cm e che ho i piedi di Fiona di Shrek di numero 41, io voglio godermelo il giorno del mio matrimonio. Avrò troppo a cui pensare per dover anche avere a che fare con le vesciche nei piedi e il dolore ai talloni.

Io dico no ai tacchi a spillo! E poi basta con questi strass e con questo raso che appena metti il piede sul prato della villa del ricevimento le puoi buttare nel cassonetto. Fermiamo questa inutile produzione di sandali da sposa tutti intrecciati che manco il gladiatore nel film e tagliamo questi tacchi. Non si usano più. Grazie a quella meravigliosa creatura astratta che si chiama moda, i tacchi sono tornati a cono, quadrati, grandi, larghi e corti. Abbasso i tacchi a spillo. W le Superga sbrilluccicose!